Sala gremita nella tappa lametina del Tour della Sicurezza di Raffaele Guariniello

Si è tenuto nel pomeriggio del 10 giugno 2013 al Grand Hotel Lamezia, il Convegno “ D.Lgs 81/08 Testo Unico sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro la parola al legislatore” organizzato da Efei in collaborazione con Cepa-A, ANEAS Associazione Nazionale Esperti ed Addetti della Salute e della Sicurezza nei luoghi di lavoro, ONAPS Organismo Nazionale dei Professionisti della Sicurezza e OPENJOBMETIS Agenzia per il lavoro e Ordini Professionali. Il Convegno fa parte di una serie di forum di eccellenza e d’iniziative private di interesse pubblico e sociale per sviluppare e mantenere l’attenzione sulle problematiche legate alla sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro. In una sala gremita, oltre 400 persone tra le quali: i rappresentanti di Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco, Quattro Magistrati ed un Prefetto, i dirigenti delle Asl della Calabria degli uffici territoriali e i Presidenti degli ordini professionali ed il Vice Sindaco di Lamezia Terme, si è tenuta una vera e propria lectio magistralis del Procuratore Generale, il Prof Raffaele Guariniello, da sempre impegnato in grandi inchieste come quella di Thyssen Krupp ed Eternit. Definito dal Prof. Domenico Santirocco, docente dell’Università Sapienza e Luiss, oggi veste di moderatore del convegno un vero e proprio maestro in materia di sicurezza e salute sul lavoro, il Procuratore ha avuto modo di proporre ai presenti una puntuale disamina sui concetti di responsabilità e delega per tutte le figure che, all’interno di un’azienda, sono coinvolte nella gestione e nella organizzazione di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. “ Le Leggi Italiane sono le migliori al mondo – afferma il Procuratore – quello che non va bene è la concreta applicazione di queste leggi che rischiano di rimanere scritte solo sulla carta”. “ Purtroppo, continua il Procuratore- ci sono zone del nostro paese in cui i processi penali in materia di sicurezza proprio non si fanno, oppure si fanno spesso con tale lentezza che poi si arriva alla prescrizione del reato con conseguenza devastanti. Tra le imprese si diffonde quindi l’idea – conclude – che le regole ci sono, ma che si possono violare impunemente senza incorrere in concrete responsabilità”. Fa riferimento anche alle grandi inchieste di cui si è occupato, una su tutte quella sulla questione Eternit “ Non si può più distinguere tra ambiente di lavoro ed ambiente di vita. Questa distinzione infatti sta diventando sempre meno credibile. Il caso dell’Eternit di Casale Monferrato è emblematico. Non pensiamo di isolare, di ghettizzare il problema nei recinti di una fabbrica, afferma Guariniello – siamo tutti coinvolti. La mia grande speranza –continua – è che questa sentenza per l’Eternit sia un punto di riferimento a livello nazionale, perché di tragedie come quella se ne sono consumate da altre parti d’Italia ma non vi è stato alcun processo ed è questa – conclude - la vera ingiustizia”. Alla domanda sulla situazione calabrese sulla questione sicurezza sul luogo di lavoro invece è lapidario: “ Mi colpisce il fatto che di processi in materia di sicurezza sul luogo di lavoro, che arrivano dalla vostra Regione, ne vedo proprio pochi. Ciò vuol dire che, o la Calabria è un paradiso di sicurezza, oppure – aggiunge -  che è una Regione, che per diversi problemi, tra cui quello della criminalità organizzata trascura questa materia”. Sposta poi il problema sulla questione dell’organizzazione giudiziaria, facendo un appello affinché le Procure si attrezzino ad affrontare questi problemi. A suo avviso, infatti, i Magistrati non hanno possibilità di specializzarsi su questo tema, e per questo conclude il suo intervento con la necessità di creare una Procura Nazionale sulla sicurezza sul lavoro, per tutelare i lavoratori ma, in generale, tutti i cittadini.